Arnau de Vilanova frequentemente considera la filosofia naturale di Aristotele come base teorica, ma per l’approccio medico propende più per le autorità nel campo della medicina: Ippocrate e Galeno. Traduce, adatta e commenta alcune delle loro opere nei corsi che impartisce. Inoltre, contro le correnti empiriche che presero campo a Montpellier, Arnau rivendica la necessità di studiare senza intermediari i testi di Ippocrate e Galeno, “perché non solo furono gli artefici della ragione e possedevano la tecnica, ma, inoltre, trasmisero il metodo per trovare la pratica corretta nell’applicazione dei rimedi”. Le sue lodi all’“espertissimo” Ippocrate sono costanti, anche se non sembra che sia molto familiarizzato con i testi ippocratici e spesso si limita a conoscerli attraverso i commenti di Galeno. E questo è senza dubbio il fondamento di tutta la dottrina medica del maestro di Montpellier e l’autore che più cita, di gran lunga. Arnau fa uso e divulga il “nuovo Galeno” nelle sue lezioni e nelle sue opere. A Montpellier il progresso nella conoscenza di Galeno culminerà nell’opera di Arnau de Vilanova e i regolamenti papali del 1309. L’ordinamento degli studi medici dell’Università di Montpellier realizzata nel 1309 da Clemente V, con la consulenza di Arnau e dei altri maestri della stessa facoltà, ufficializzano il predomio galenico all’interno del curriculum.

Tuttavia, Arnau non disprezza la medicina araba, che era diventata il principale veicolo di trasmissione della tradizione greca. Traduce Avicenna e Abu-l-Salt e spesso utilizza e loda autori come al-Kindi, Razés o Avicenna. Comunque, non sempre riconosce il suo debito nei confronti di Avicenna e si mostra critico con gli avicennisti, che conquistavano terreno nelle università, chiamandoli “studiosi di un solo libro”, perché trovavano risposta facile a tutti i problemi medici nel Canon, dimenticando i testi di Ippocrate e Galeno. Ma i suoi attacchi più feroci sono contro Averroè e i suoi seguaci, addirittura alcune delle sue opere hanno una piega antiaverroista. Inoltre, Arnau rifiutò la tradizione medica del medioevo latino, sia autori precedenti a lui che contemporanei.

Illustrazione: Incisione che rappresenta l’armonizzazione di Platone, Aristotele, Ippocrate e Galeno suonando un un quartetto a corda, finalità di questa Symphonia Plato di Symphorien Champier, 1516. Origine: Wikimedia.