Opere apocrife restituite ai loro veri autori:

  1. Tabulae quae medicum informant (“Tavole che informano il medico”) di Stephanus Arlandi, raccolta schematica di medicinali e alimenti che il medico può somministrare prima di arrivare alla diagnosi definitiva.
  2. De signis leprae (“Sui segni della lebbra”), seconda parte di una Summa de lepra Summa de lepra di Iordanus de Turre.
  3. De pronosticatione somniorum (“(“Sull’interpretazione dei sogni”), trattato di oniromanzia di Guglielmo d’Aragona.
  4. Tractatus contra calculum (“Trattato contro il calcolo”) = Liber Manus Dei contra calculosum languorem, una monografia sulle coliche renali.
  5. Regimen contra catarrum (“Regime contro il catarro”) = Remedium salutare contra catarrum di Galvano da Levanto, sul catarro.
  6. De tremore cordis (“Sul tremito al cuore”), Carisma sanativum tremoris cordis di Galvano da Levanto, monografia incentrata sul tremito al cuore.
  7. De epilentia (“Sull’epilessia”) Liber Salvatoris contra morbum caducum di Galvano da Levanto, monografia incentrata sull’epilessia.
  8. Epistola de retardatione accidentium senectutis (“(“Epistola sul ritardo dei sintomi della vecchiaia”).
  9. Liber de conservatione iuventutis (“Libro sulla conservazione della gioventù”), questo libro e il precedente hanno dato, in modo apocrifo, ad Arnau una grande fama di esperto nel ritardare gli effetti della vecchiaia ma la sua paternità risale fino a un tale “dominus castri Gret / Goet”.
  10. Commentum super Regimen sanitatis Salernitanum, “Commento del Regiment de sanitat de Salern“, celebre poema per conservare la salute della scuola di Salerno, probabilmente scritto da Ioannes Inchy.
  11. Summa medicinae (“Summa di medicina”), compendio di medicina teorica e pratica probabilmente scritto da Hugo di Montpellier.
  12. De physicis ligaturis (“Sulle legature naturali”), versione latina che alcuni manoscritti attribuiscono ad Arnau di un libro di Costa ben Luca sulle risorse di magia naturale. Il suo vero traduttore è Costantino l’Africano.
  13. De coitu (“Sul coito”), versione di Costantino l’Africano di un opuscolo di Ibn al-Jazzar.
  14. Remedia contra maleficia (“Rimedi contro i malefici”), raccolta di rimedi contro l’impotenza e la sterilità formato a partire da un capitolo del Pantegni di Ibn ‘Al-‘Abbas tradotto da Costantino l’Africano e alcune ricette del Thesaurus pauperum di Pedro Hispano.
  15. Siensa de destrar (“Scienza del misurare”),
  16. Siensa d’atermenar (“Scienza del determinare”), questo e il precedente sono due trattati di agrimensura in occitano di Bertran Boisset che l’autore ne attribuì la paternità ad Arnauu.
  17. Liber experimentorum (“Libro delle esperienze”): raccolta in occitano delle operazioni di magia, astrologia medica e alchimia che il suo probabile autore, Guglielmo di Perissa, attribuisce ad Arnau, di cui dice essere stato segretario a Napoli.

Opere apocrife di autore incerto

  1. Breviarium practicae (“Breviario di pratica”): ampio compendio di pratica medica che, insieme a materiali di autorità antiche o arabe, raccoglie materiali empirici. Nonostante la fama che dette ad Arnau de Vilanova, l’autore doveva essere un napoletano contemporaneo.
  2. De cautelis medicorum (“Sulle cautele dei medici”) è un’insieme di testi di varia origine sull’esame delle orine e sulla deontologia medica.
  3. Introductorium ad iudicia astrologiae quantum pertinet ad medicinam (“Introduzione sui giudizi dell’astrologia in relazione alla medicina”) o (“Sui giudizi dell’astrologia”): la prima parte di questo trattato di enorme diffusione manoscritta è un’introduzione all’astrologia generale e la seconda parte è orientata verso l’applicazione dell’astrologia alla medicina, con indicazioni relative alla prognosi, in giorni critici e particolarmente nella posizione della luna, soprattutto per le evacuazioni. La tradizione testuale mostra che le copie più antiche sono anonime e l’attribuzione ad Arnau è da intendere progressivamente.
  4. De sterilitate (“Sulla sterilità”): attribuiti ad Arnau, tra gli altri autori, in verità deriva dal Lilium medicinae di Bernat de Gordon.
  5. De conceptu (“Sul concepimento”): è dimostrato il suo carattere apocrifo per la varietà di autori a cui è ascritta e i pochi scrupoli per copiare numerosi passaggi del Lilium medicinae di Bernat de Gordon.
  6. De ornatu mulierum (“Sull’ornamento delle donne”): ricette di cosmetica, mischiate a consigli di igiene e seduzione.
  7. De decoratione (“Sull’abbellimento”): breve trattato di cosmetica e pulizia.
  8. Tractatus de phlebotomia (“Trattato di flebotomia”) studia le cause del salasso, le vene dove praticarlo, l’influenza lunare e quella dei segni zodiacali di cui tenere conto al momento di effettuarlo.
  9. De phlebotomia (“Sulla flebotomia”), un breve scritto che fondamentalmente tratta del migliore momento per fare il salasso ed elenca le vene dove praticarlo, è in realtà prodotto della fusione di materiali di origine altomedievale. Altre versioni furono attribuite a Beda e Pedro Hispano.
  10. De bonitate memorie (“Sulla buona memoria”): raccolta di precetti per mantenere la memoria in buono stato. La sua parte centrale è una rielaborazione degli Aphorismi de memoria arnaldiani.
  11. Questiones super Libello de malitia complexionis diverse (“Questioni sul libro sulla anatomia patologica squilibrata”): diciotto questioni piò o meno legate al De malitia complexionis diverse di Galeno che seguono un formato rigorosamente scolastico. Inoltre di tale formalismo poco arnaldiano, non si conosce alcun manoscritto che possa sostenere la sua autenticità.
  12. De duodecim imaginibus Hermetis (“Sulle dodici immagini di Ermete”) prescrive di incidere in dodici immagini le figure dei segni per curare i rispettivi membri.
  13. Documentum contra lapidem (“Documento contro il calcolo”) si incentra in un sigillo di Leo contro le coliche renali.
  14. Thesaurus pauperum (“Tesoro dei poveri”): raccolta pratica dei rimedi estratti di vari autori, con predilezioni per i prodotti più accessibili. Ha avuto una straordinaria diffusione sia in latino che in lingua volgare. È incerta l’attribuzione più diffusa a Pietro Ispano, ma è chiaramente senza fondamento quella di Arnau de Vilanova che troviamo a volte, soprattutto in lingua romanza (siciliano, francese).
  15. Tractatus de virtutibus herbarum (“Trattato sulle virtù delle piante”): descrizione di 150 piante di Gernaia, seguita da una raccolta di vari erbari e trattati medici medievali, che comprendono semplici di origine vegetale, animale e minerale.
  16. Traduzione del De lege (“Sulla legge”) di Ippocrate, sulle regole che devono essere rispettate dal medico.
Regimen Sanitatis Salernitanum
Il·lustració: edizione del Regimen Sanitatis Salernitanum,con il commento falsamente attribuito ad Arnau de Vilanova per un errore editoriale. Stampato varie volte nel corso dei secoli, gli darà una fama diffusa e duratura. Origine: Wikimedia.