Un insieme di fattori diversi ha contribuito a creare la leggenda di un Arnau de Vilanova esperto nelle arti occulte. Ebbe un ruolo decisivo il profetismo apocalittico di alcuni dei suoi scritti spirituali, e in generale la sua eterodossia religiosa, che gli provocò conflitti con l’Inquisizione in vita e la condanna postuma della sua opera spirituale. Un’altra causa è stato il suo interesse per l’applicazione medica dell’astrologia e la magia naturale.

Il mito di Arnau, come tutti i miti, si formò progressivamente in un processo complesso: iniziò nel XIV secolo e arrivò al suo apice nel XVI secolo. Durante i trecento anni in cui si sviluppò la leggenda arnaldiana si possono distinguere tre tradizioni principali legate alle arti occulte: quella legata alla negromanzia, quella alchemica e quella derivata dal profetismo escatologico. Inoltre, viene trasmessa spesso l’immagine di un medico empirico, lontano dal galenismo che professò.

Raimondo Lullo e Arnau de Vilanova, discepolo e maestro di alchimia secondo la leggenda, in una miniatura di un manoscritto alchemico “pseudolulliale”, seconda metà del XV secolo.(Firenze, BNC, ms. B.R. 52, f. 237v). Origine: Sciencia.cat.

Arnau negromante

Tra le calunnie che circolarono sul conto di Arnau già in vita, come lui stesso denuncia nel Raonament d’Avinyó (1310) c’erano quelle di negromante e stregone. Pertanto il mito che lo ritrae come maestro delle arti occulte sembra avere origine nell’immagine distorta di Arnau che davano i detrattori coetanei delle sue opinioni religiose. A questa fama dovettero contribuire i sospetti di complicità di Arnau nel presunto avvelenamento del Papa Benedetto XI da parte del francescano Bernat Deliciós, riportati negli atti del processo contro di lui (1319). In realtà, tutti i sospetti sono infondati, poiché la morte del pontefice, nel 1304, avvenne per cause naturali.

Arnau alchimista

La sua fama di alchimista, grazie alla quale arrivò ad essere considerato uno degli autori fondamentali dell’alchimia medievale, con un esteso corpus alchemico attribuito, fu molto precoce. Si possono indicare i seguenti fatti:

  • A metà del XIV secolo il canonista Giovanni d’Andrea fa notare che Arnau era riuscito a fabbricare delle bacchette d’oro.
  • Alla fine del XIV secolo il maestro Arnau appare come il prototipo dell’alchimista in uno dei Racconti di Canterbury di Chaucer.
  • La leggenda dice anche che Ramon Llull, a cui si attribuisce falsamente un corpus alchemico, si sarebbe convertito alla verità dell’alchimia dopo il suo incontro con Arnau.
  • Oltre alla produzione dell’oro, l’altra grande trovata alchemica leggendaria di Arnau sarebbe stata la creazione di un uomo artificiale od omuncolo. Il teologo Alonso de Madrigal, il “Tostado” (1400 1455), narra l’episodio nel quale Arnau crea un essere umano artificiale in un bicchiere ma non ha il coraggio di portare la creazione fino alla fine per la paura di essere visto come un usurpatore del potere di Dio.

Arnau profeta

Senza dubbio la parte del contributo spirituale di Arnau che lascerà una memoria più duratura sono le sue profezie apocalittiche, per lo scandalo che hanno rappresentato e perché erano facili da ridicolizzare, e invece si è dimenticato il principio del suo messaggio: la necessità di riformare la Chiesa. Questa distorsione arriva al suo massimo quando, verso il 1500, Giovanni Pico della Mirandola e, con lui, Symphorien Champier, lo schernisce per aver predetto una venuta dell’Anticristo e una fine del mondo che non arrivò e attribuiscono al profetismo arnaldiano una base astrologica che non ha alcun fondamento..

Arnau mago

Le tre tradizioni convergono nel rinascimento in un’immagine di Arnau archetipica del medico-mago che dominava un’ampia varietà di saperi -medicina, teologia, filosofia, astrologia, magia e alchimia- e di lingue – latino, greco, arabo ed ebraico-, non solo perché una figura così rispecchiava alla perfezione l’ideale neoplatonico del saggio completo, ma anche perché la maggior capacità di diffusione della stampa agevolò l’accesso ai testi trasmessi dalle varie tradizioni e all’insieme del corpus arnaldiano. In epoca moderna Arnau divenne un personaggio elogiato o ingiurato nelle controverse tra i partitari e i critici della magia, dell’astrologia, dell’alchimia e del paracelsismo.