Tractatus quidam in quo respondetur obiectionibus quae fiebant contra tractatum Arnaldi De adventu Antichristi (“Trattato nel quale si risponde alle obiezioni fatte contro il trattato Sulla venuta dell’Anticristo di Arnau de Vilanova”, sicuramente dopo il 1310): questo trattato è anonimo nell’unico manoscritto che lo conserva. Non è citato in nessun elenco delle opere arnaldiane fatto dallo stesso Arnau né in nessuna sua opera. Il Tractatus difende Arnau de Vilanova dalle obiezioni che i suoi avversari avevano sollevato non solamente contro il De adventu, come dice il titolo, ma anche contro altre opere. Alcune delle obiezioni le troviamo documentate nel Contra divinatores et sompniatores di Agostino Trionfo (1310). L’autore si serve dei testi autentici di Arnau. C’è un’evidente alterità tra l’autore-narratore e Arnau (denuntians).
Expositio super XXIV capitulum Matthaei (“Esposizione del capitolo XXIV di Matteo”): l’unico manoscritto che ha conservato l’Expositio è attribuito ad Arnau de Vilanova, ma non è menzionato in nessun elenco stilato dallo stesso Arnau né è citato in nessun’altra opera. È un commento esegetico al capitolo XXIV del Vangelo secondo Matteo.
Conflictus iudaeorum (“Il conflitto con gli ebrei”): l’opera è anonima, ma è copiata immediatamente dopo un’opera arnaldiana nell’unico esemplare manoscritto conosciuto. Il Conflictus è una proposta di un re fatta mediante un intermediario a un rabbino di una comunità ebraica invitandolo alla conversione. Arnau de Vilanova consigliò a Federico di Sicilia una proposta come questa e da altre testimonianze storiche abbiamo la prova che lo fece veramente. Se questa opera risultasse essere di Arnau, lo sarebbe anche la Prima propositio de conflicto iudaeorum (“Prima proposta sul conflitto con gli ebrei”), al momento perduta .
Tractatus contra passagium ad partes ultramarinas (“Trattato contro la traversata marittima”): anche l’opuscolo è anonimo, ma lo troviamo tra opere arnaldiane nell’unico manoscritto che lo ha conservato. L’autore di questo trattato, indirizzato a un re, argomenta che non c’erano le condizioni spirituali necessarie affinché una crociata che qualcuno cercava di realizzare fosse un successo. Prima c’è bisogno di garantire queste condizioni (zelo, comportamento e opere evangeliche).
Expositio Apocalypsis (“Esposizione dell’Apocalisse”, San Vittore di Marsiglia, 1306). Esteso commento all’Apocalisse, parola per parola. Fu redatta a nome di Arnau de Vilanova. I manoscritti più antichi (conosciuti quando l’edizione era già praticamente pronta) non attribuiscono, tuttavia, l’opera ad Arnau de Vilanova. L’autore si serve della divisione trinitaria della storia, di Gioacchino da Fiore, non solo non usata nelle opere autentiche di Arnau, ma esplicitamente rifiutata. Sembra che l’autore potrebbe essere un monaco (Ugo di Nevers?) di San Vittore di Marsiglia.